giovedì 4 marzo 2010

polveroni e polverini

Polverini è quella cosa,
che perdette la sua lista,
ché un panino comunista
il Milioni reo ferì!

7 commenti:

  1. Atz! Per oggi ho esaurito la mia vena con il post precedente. Ma tocca sempre a me commentare? Dai facciamo un po' per uno, non è difficile, sono sicuro che se si prova ci riesce anche Cota, prossimo governatore della Padagna Ovest.

    RispondiElimina
  2. Democrazia è quella cosa
    minacciata dai panini:
    Formigoni e Polverini
    preferiscono mangiar.

    RispondiElimina
  3. Da mettere nelle antologie. Ma io non volevo il tuo commento, lo so che sei capace. Mi rivolgevo alla piazza, quella che torna dalla manifestazione.
    Occhio che qui sono ricorso a una figura retorica dicendo "piazza" dove si sarebbe dovuto dire "le persone che erano state nella piazza". Come si chiami questa (o codesta? boh!) figura retorica non lo so perché ho fatto le scuole tecniche e non umanistiche. E non nella mia lingua materna.

    RispondiElimina
  4. la piazza?! quaggiù al limite c'è la pizza, visto che si son mangiati anche il panino!

    RispondiElimina
  5. volevo dire che a parte lei, cortese e sabaudo, ed il sottoscritto (ma talvolta manco io) questi malthusiani non li legge nessuno.

    RispondiElimina
  6. Si potrebbe fare un decreto interpretativo che stabilisca che la loro lettura è obbligatoria per salvare l'anima dalle pene dell'inferno. Così almeno Napolitano farebbe finta di leggere il decreto (con tutti i malthusiani in allegato) e poi avremmo i lettori dell'Avvenire (Boffo compreso) e quelli dell'Osservatore romano. Magari anche quelli di Famiglia cristiana.
    Certo bisognerebbe modificare un pelino la linea (ad esempio non fare nessun riferimento al caso di pedofilia che tocca il fratello del NaziRatzi).
    Ma se quello che mi dici è vero è grave. Davvero.

    RispondiElimina
  7. come diciamo quaggiù... meglio soli che male accompagnati... non vorrei ritrovarmi a questo:

    Georgratzinger è quella cosa
    che se intono una canzone
    e mi cade il sapone,
    non lo voglio raccatar.

    RispondiElimina